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Estate Rover Nazionale 2023

ER23

- 25 Lug

1.500 giovani scout uniti per migliorare il futuro

Dal 28 luglio al 6 agosto si svolgerà un campo scout nazionale itinerante con 1.500 partecipanti. Tappa finale a Soriano nel Cimino (VT).

Si chiama Estate Rover Nazionale 2023 ed è organizzata dall’associazione scout laica CNGEI, la prima ad essere nata in Italia su ispirazione del fondatore del Movimento Scout, Lord Baden Powell.
Un evento, in programma dal 28 luglio al 6 agosto, che vedrà protagonisti ragazze e ragazzi tra i 16 e i 19 anni provenienti da tutta Italia e desiderosi di raccontare le proprie storie, incontrare gli altri dopo i duri mesi della pandemia e fare la differenza nel mondo, partendo dalla propria comunità di appartenenza. Nella convinzione che per avere un impatto positivo non serva urlare, non basti manifestare, ma occorra con costanza fare la propria parte e prepararsi, per dirla con Gaber, a frequentare il proprio futuro. L’evento nasce da lontano ed è stato preparato per oltre due anni da parte dei volontari del CNGEI che hanno saputo ascoltare le istanze dei giovani e hanno cercato di raccoglierle per offrire un’esperienza capace di unire al fascino intramontabile della strada, l’impegno del servizio nella comunità e la gioia esplosiva di ritrovarsi insieme al termine di questo lungo percorso.

L’inizio di questa avventura avverrà il 28 luglio in 11 punti di partenza, veri e propri trampolini sparsi in tutta Italia, per offrire esperienze variegate, scelte dai ragazzi stessi, e portare la propria voce e il proprio servizio in più luoghi possibili. Cinque giorni intensi trascorsi a ragionare, fare, condividere.
A questa prima fase seguirà, a partire dal 1 agosto, il raduno finale previsto a Soriano nel Cimino (Viterbo), per altri 5 giorni: un’occasione per raccontarsi quanto vissuto ma anche e soprattutto per incontrare 100 professionisti, scout e non, in grado di trasmettere i propri saperi e valori ed equipaggiare i ragazzi e le ragazze con quelle competenze che divengono ogni giorno più irrinunciabili per gestire il cambiamento: quello che parte da se stessi e approda nella società. Ospite speciale sarà Don Luigi
Ciotti
, fondatore di Libera, che nel tardo pomeriggio del 4 Agosto farà visita al campo per ispirare i ragazzi e le ragazze presenti.
A fare da cornice a questo sforzo, la redazione di un vero e proprio manifesto che i ragazzi scriveranno nel corso dell’evento e nel quale raccoglieranno gli obiettivi da loro
individuati come fondamentali da raggiungere rispetto a 4 temi, anch’essi votati da loro:
benessere psicologico e relazionale, ambiente, società inclusiva, scuola formazione e futuro. Il lavoro si concluderà nella serata del 4 Agosto quando questo manifesto verrà presentato e commentato dai ragazzi che hanno co-costruito l’attività con alcuni ospiti ritenuti da loro ispiranti rispetto ai 4 temi discussi. Per l’area di inclusione sociale interverrà direttamente dal palco l’avvocata e attivista Cathy La Torre.


Il manifesto verrà consegnato personalmente dai ragazzi durante la serata a Elena Bonetti, Deputata e membro della delegazione italiana all’assemblea parlamentare del consiglio d’Europa, che stimolerà i ragazzi con consigli inerenti le azioni di advocacy necessarie per raggiungere i propri obiettivi e progetti. I ragazzi, una volta concluso l’evento, il prossimo 5 agosto, non con l’obiettivo di consegnare ad altri le proprie volontà per farle mettere in atto, ma di impegnarsi a metterle in azione in prima persona, proseguiranno nei prossimi mesi con la consegna di questo manifesto a istituzioni locali, nazionali ed europee. A chi pensa che lo scautismo si riduca ad un panorama guadagnato a forza di camminare sulle proprie gambe, i giovani rispondono che la vera forza dell’essere scout sta nel vivere la propria comunità cercando di cambiarla in meglio. Un esercizio che prepara alla vita, senz’altro più bella se affrontata insieme, col sorriso sulle labbra e lo sguardo rivolto a un futuro che vogliamo sia nostro.


ER 23 – ROVERING THE FUTURE: IN BREVE


CHI – 1.500 scout di 16-19 anni (Rover), provenienti dalle associazioni scout italiane CNGEI e AGESCI, e dall’associazione scout francese EEDF.
COSA – Un campo nazionale che offre occasioni di servizio alle comunità locali («community involvement») e momenti di scoperta e approfondimento delle competenze utili per fare la differenza nella società.
COME

  1. Con workshop sul benessere psicologico personale e relazionale, sull’empowerment personale, sulla consapevolezza del contesto sociale, sulle strategie per coinvolgere le comunità locali e tramite momenti d’incontro con ispiratrici e ispiratori.
  2. Con Speak Up, un’attività di tre giorni che porterà alla co-scrittura da parte di 1500 ragazzi di un manifesto che verrà consegnato il 4 sera a Elena Bonetti e in seguito alla Commissione Europea. Il manifesto espliciterà le volontà dei ragazzi rispetto agli obiettivi da raggiungere e le competenze per attuare il cambiamento che vogliono vedere nel mondo rispetto ai temi da loro già votati: benessere psicologico e relazionale; ambiente; società inclusiva; scuola, formazione e futuro.

    QUANDO e DOVE – Dal 28 luglio al 6 agosto, per la prima metà in campi mobili di servizio che partono da mezza Italia e per la seconda metà a Soriano nel Cimino (VT), a due passi da Bomarzo, ospiti della Base scout FSE «Brownsea».
    Dove si trova la Base Scout FSE “Brownsea”: S.P. Sorianese, Km 2,020 – 01038 SORIANO NEL CIMINO VT
    PERCHÉ – Per dare a una generazione di giovani scout che si affacciano alla vita adulta gli strumenti utili per essere protagonisti del cambiamento della società e per aumentare la consapevolezza degli scout del loro impatto sociale.
    CON CHI – Il campo è stato progettato e sarà gestito in toto dai volontari adulti del CNGEI; saranno presenti al campo figure ispiratrici come don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, associazione contro le Mafie.
    Il CNGEI come associazione dedicata all’educazione dei giovani ha a cuore i valori della cittadinanza attiva e dell’impegno civile: legalità, uguaglianza sociale e cultura della giustizia sono concetti di cui gli scout sono testimoni e portavoce; per questo vogliamo condividerli ed approfondirli con una personalità come don Ciotti che ne è protagonista da sempre.

APPROFONDIMENTI

Rovering the Future
L’immagine di un campo scout è quella di una radura tra i boschi, dove in mezzo alle tende circolano ragazze e ragazzi sorridenti, indaffarati in mille attività, che mettono alla prova le loro capacità. Il campo «ER 23 – Rovering the Future» conferma questa immagine, ma vederlo solo così sarebbe molto, molto riduttivo: è un campo organizzato per equipaggiare 1.500 scout «Rover» di tutta Italia, tra i 16 e i 19 anni di età, con le competenze utili per il loro futuro e per lasciare un segno positivo nel mondo.
«Rover» in inglese significa giramondo. Il fondatore dello scautismo ha battezzato così i fratelli maggiori degli esploratori (in inglese «Scout») e nel 1921 ha dedicato a loro il manuale Rovering to success, girovagare verso il successo nella vita, per ricordare che chi corre sicuro e dritto all’obiettivo si perderà incontri fortuiti e punti non segnati sulle mappe… mentre chi sa apprezzare anche le deviazioni e gli imprevisti si arricchirà nel cammino, e non per questo mancherà i suoi obiettivi. A più di cent’anni da questo libro, il campo vuole rilanciare l’invito a girovagare verso il proprio futuro, arricchendosi di
esperienze imprevedibili e competenze variegate.

L’impatto sociale dello scautismo
Nella vita scout i giovani sviluppano via via autonomia, fiducia in sé e attenzione per gli altri, e ciò li prepara a diventare, da adulti, cittadini attivi e partecipi della società.
Il 28 Agosto, zaino in spalla, i 1.500 Rover si distribuiranno su 11 punti di partenza sparsi in tutta Italia, dove partiranno per percorrere, fino al 1 Agosto, una strada attraverso le bellezze del paesaggio e si impegneranno in un progetto di servizio rivolto a una realtà del territorio. Le rotte dei cammini che i giovani hanno scelto sono diverse per difficoltà, contesto ed esperienze vissute. Sarà una grande occasione per prendere consapevolezza collettiva dell’impatto sociale dello scautismo sulla società.

Il manifesto delle ragazzi e dei ragazzi italiani
Attività centrale del campo sarà la stesura collettiva di un manifesto che rilancerà l’impegno dei giovani scout verso il futuro, delineando i temi e gli obiettivi che stanno a cuore a questa generazione e le competenze che intendono coltivare per fare la differenza. Questo manifesto servirà come mappa per tracciare la rotta della proposta scout. Per questo motivo il manifesto verrà consegnato ai responsabili delle organizzazioni mondiali dello scautismo, a un rappresentante delle istituzioni europee e a una rappresentante della società civile.

Le competenze per fare la differenza
Per essere preparati a servire, bisogna sapere, saper fare e saper essere: se è la vita scout in generale a corroborare le competenze delle giovani e dei giovani, in questo campo ci sarà un focus particolare su «hard skill» e «soft skill» importanti per la futura vita dei ragazzi e per dar loro gli strumenti per realizzare cambiamenti positivi nella società; ci saranno inoltre workshop dedicati al benessere fisico e psicologico e alle tecniche per coinvolgere le comunità nella propria azione di cambiamento – la cosiddetta

«Advocacy». Tutti questi momenti saranno gestiti da più di 100 professionisti scout e non scout che dedicheranno gratuitamente il loro tempo per trasmettere le loro conoscenze ai giovani. Dopo il campo, l’avventura di ciascuno riprenderà con una maggiore consapevolezza di sé e con delle competenze acquisite.

Gli adulti: responsabili e ispiratori
Il campo sarà interamente gestito da circa 100 volontari adulti del CNGEI che permetteranno a una vera e propria cittadina temporanea – vissuta da 1.700 persone e costituita di sole tende – di vivere la propria quotidianità e le proprie attività.
Saranno inoltre presenti al campo rappresentanti di ONG che sono riuscite a cambiare in meglio il mondo, come Unicef, Amref e Medici Senza Frontiere, che testimonieranno la possibilità di scrivere un futuro all’altezza dei propri ideali. I loro workshop serviranno a ispirare i ragazzi e le ragazze presenti nelle loro future scelte.
Ospite speciale sarà Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che nel tardo pomeriggio del 4 Agosto farà visita al campo: l’esempio perfetto di una vita dedicata completamente al bene degli altri.

Il documentario di ER23
L’intero evento sarà ripreso da due documentaristi: Martina Rosa e Alberto Dinelli.
Al termine delle riprese verrà montato un cortometraggio che racconterà le aspettative, le esperienze e il percorso di crescita vissuto da alcuni giovani protagonisti del campo. Il documentario sarà inoltre inviato a concorsi di cortometraggi con lo scopo di aiutare il pubblico a conoscere il mondo Scout laico e i propri valori.
Martina Rosa dal 2013 collabora come videomaker con realtà come Ramaya Production, Il Terzo Segreto di Satira, Raumplan, MammaFotogramma, Film Live, Studio Azzurro Produzioni ed Effetto Larsen. Nel 2019 ha collaborato con realtà nel mondo del volontariato come WeWorld GVC Onlus e gli autori del Terzo segreto di Satira, realizzando video/foto reportage e brevi documentari dei loro progetti attivi nel mondo: in Mozambico, Nicaragua e Cambogia.
Alberto Danelli è attivo nel campo artistico e del videomaking dal 2015 collaborando con importanti realtà come Studio Azzurro, DiD Studio/AIEP, Filippo Romano, Giuseppe Baresi. Negli ultimi anni ha lavorato a propri progetti realizzando documentari e cortometraggi. Alcuni di questi lavori sono stati selezionati e presentati al Lago Film Fest, al Venice Architecture Short Film Festival, all’Asolo Art Film Festival, ai Dezeen Awards e al Cinema Beltrade di Milano. Dal 2021 cura la direzione artistica di Terre da
Film Festival, festival di cinema e arti performative a Canelli (Asti).